Quando si torna da un viaggio in Olanda ( Marzo 2013 )  e si ha una macchina di quattro metri e mezzo lunga…

… Si portano via tante cose che non devono passare in noiosi ed asettici aeroporti o dogane ispezionate da divise e domande futili e sconvenevolmente automatiche. In una piazza di Kerkrade, vicino alla città di Herleen, situata all’estremo sud della nazione “orange”, Giacomo mi portò dentro a questa gastronomia-alimentari. Fuori l’insegna mi colpì da subito. Una foto in bianco e nero ritraeva una famiglia sorridente alle prese con la quotidianità del lavoro. All’interno del luogo ( Traiteur Ritt ), il tempo pareva essersi fermato, non c’erano nastri scorrevoli o codici a barre, nessun tipo di alienazione umana da scelte riprodotte e in serie. Acquistando prodotti alimentari ed autoctoni per una cena da leccarsi i baffi, mi resi conto che la borsetta di plastica riproduceva la medesima foto dell’insegna esterna… mi scattò la compulsione di far mia quell’aria respirata e quella familiarità trovata a distanza di km da casa, in un Nord Europa che spesso pensiamo solo come freddo e glaciale. Alla fine quella foto, è finita dentro al bagagliaio della mia lunga macchina e successivamente ha trovato spazio su di un pannello in legno bianco… Questo è quanto.

48 x 36 ( Courtesy Antonio Blanchard )